Caro lettore,

diventa socio del Ponte del Sale e riceverai a casa, a partire da gennaio, i 6 libri in programma per il 2013:

  1. Abse di Anna Maria Farabbi, n. 28 della collana “La porta delle lingue”. A dieci anni dal memorabile Adlujé, con il quale ebbe inizio la nostra avventura editoriale, un altro canto della madre che abbraccia il mondo

  1. Lungo le bianche strade provinciali: poeti veneti da Valeri a Bandini di SILVIO RAMAT n. 2 della collana “Saggi in 32”. Valeri, Barolini, Pascutto, Rebellato, Zanzotto, Bandini

3) Poesie di Stefano Strazzabosco n. 29 della collana “La porta delle lingue”. Un inedito, singolare innesto di surrealismo vicentino e ispanoamericano.

4) Parla la luce con voce di cornacchia di Tomi Kontio, a cura e traduzione dal finlandese di Antonio Parente Il Labirinto del mondo n° 11.o: Una ricetta per l’acqua di Gillian Clarke, a cura di Giorgia Sensi

5) Compitu re vivi, di Sebastiano Aglieco, n. 30 della collana La porta delle lingue. Le ritrovate radici sicule avvinte alle vicende di un viandante curioso

6) Rovigo negli occhi. Da Montaigne a Herbert di SERGIO GARBATO n. 5 della collana "Orbis Pictus". Tracce di viaggiatori europei nel loro passaggio polesano, raccolte e raccontate

con voce affabile da un viaggiatore immobile.

 Regalati e regala un abbonamento al Ponte del Sale per il 2013.

La quota, comprensiva delle spese postali, è di 60,00 euro (non c’è invece limite alla quota sostenitrice).

In più, il primo numero della nuova collana SIMILIA, riservata ai soci, che affiancherà di volta in volta, un poeta e un artista:

Due poesie di Marco Munaro, disegni di Giosetta Fioroni,Similia N. 1, edizione non venale, riservata ai soci, in duecento esemplari numerati, realizzata in occasione degli ottant’anni di Giosetta il 24 dicembre 2012.

 SAPERE AGERE LOQUI

Buon 2013 !


Poesia a Casa Ariosto

Lunedì 3 dicembre ore 21,00
alla Casa Ariosto, via Ariosto 67 a Ferrara

MARCO MUNARO

 leggerà brani di Virgilio, Bino Rebellato e Zbigniew Herbert 

per il ciclo 'I Poeti dei poeti'




 

In collaborazione con Libreria SOGNALIBRO

via Saraceno 43 - 44121 Ferrara

http://www.sognalibro.com/


Per informazioni

Musei Civici di Arte Antica

via Cisterna del Follo 5 - 44121 Ferrara

Telefono: 0532 232933 - Fax: 0532 761117

arteantica@comune.fe.it

 

 

Avvisi


1- La redazione de Il Ponte del Sale ha deciso di sospendere da ora fino a data da stabilirsi la valutazione di  nuove proposte editoriali.

2- ATTENZIONE! AVVISO AI NAVIGANTI
L’UNICO  sito dell’associazione Il Ponte del Sale è questo : http://ilpontedelsale.csvrovigo.it/!

Giorgio Luzzi , ricordando Rovigo

L'amico Giorgio Luzzi ci manda questo suo ricordo di Rovigo,  a lungo ripensato dalla sua visita alla città in occasione della rassegna "Verso il solstizio d'estate 2011". Robigo, in latino, significa ruggine.


O INOSSIDABILE ROBIGO                    
 
di Giorgio Luzzi
 
C’è la Piazza Annonaria
il Caffè Borsa
un trust di monumenti patrioti
Dunque ci sto a Robigo ci sto
Vedi c’è una fontana a quattro
concentriche vasche i piccioni
meno che altrove
mi sparano i loro
feticci diretri
Vedi ci sono feriali
 
viali che meno tetri
lungamente compaiono dei nostri
Stanno sorpresi i chiostri
tra basse sempre da poco
ripitturate case
di fresche vernici che hanno
nascoste le cicatrici
Robigo è così
la ruggine antica
l’hanno tolta da qui
 
Ornarelle panchine
hanno pietra ricurva
di un impasto
di sassoletti e malta
carezzano la schiena
risparmiano sull’oro
secondano la spina
del dorso qui a Robigo
sciogliesi la fierezza del liberto
Qui per ogni vena
 
mi trema un chiarire
di novizio mi trema
favella favilla di luce
di Vanni Cantà le sue canapi
dipinte e gli spazi
che dentro hanno un piovere
che ha negoziato col sole
la patria perduta dei corpi
Cantà la gnosi clandestizia
e di Munaro versore
 
e principe donativo
l’uomo incorrotto
delle fatiche gentili
Quattro lì vidi cavalli montati
da signore speziate
dai seni svelati in foulards
attendono lo start
Ma la signora in rosa
suo minimo cane si addentra
in top avventurato e rigoglioso
 
le fiuta nella valletta
che apre in due la delizia
dei maschi mortali
tutto a Robigo
si trae dai piaceri
tesoretto del seno
Adigetto letizia agli indigenti
bigoletti vizietto agli opulenti
E poi i pensieri
che mi affidava Evelina
 
quando cedendo al ristoro
delle nocche nel mento
udimmo la sordina di una tromba
ne risuonò di piccolo
metallo fiorito
possente sul suo soffio
dolce poi la carezza
consegnata al suo tenero
severissimo amore ma è ora
una fiamma si impossessa ecco del vuoto

21 settembre- libreria Antica Rampa- Badia Polesine

Venerdì 21 settembre, ore 21, presso Antica Rampa Libreria Caffè (Via
Carducci, 63 - Badia Polesine), si terrà la presentazione del libro MANO MORTA
CON DITA (Valentina Editrice, 2012), di Nicola Cavallaro e Luca Rizzatello.
Introduzione e conversazione con gli autori a cura di Marco Munaro. A seguire
la proiezione della videoinstallazione di MANO MORTA CON DITA (Prufrock spa,
2012)
Registrazione della serata

a San Basilio, 16706712 L'albero della madre

Con Andrea Longega e Andrea Temporelli
Poeti al lavoro!



Andrea Temporelli

Installazione di Giorgio Mazzon





Pasquale Di Palmo
Saluto delle autorità












Andrea Temporelli


Il medico in silenzio
controlla l’emorragia, non reprime
i lamenti. È paziente.
Contiene la sua scienza
fino al punto di quiete,
poi compie l’opera con molta cura.
Raccoglie in unità
il corpo in corruzione, gli spasmi e la febbre
con calibrate dosi
sconfigge a poco a poco dall’interno.
Rende l’attesa eterna

in precisione.








Marco Munaro presenta Andrea Longega




Andrea Longega



Co sorzàte picole, novèle
che scampava disperae
in serca sotomuro de na sfésa
na volta zogatolava a morte
i mii gati in fornasa.


Gabbris Ferrari presenta l'opera di Giorgio Mazzon


Favole di Fedro - Arquà Polesine 10/06/12

Con Annalisa Usuardi e Gianfranco Maretti Tregiardini




G. Maretti Tregiardini con l'assessore alla cultura Emanuela Chiarion

Nella sala consiliare del Castello

Munaro, Usuardi, Tregiardini
il cervo, illustrazione di Francesco Balsamo



alla finestra il grande tiglio

 Il cervo alla fonte
Quanto è spesso disprezzato
più valore ha del lodato:
lo dimostra chiaramente
il racconto susseguente.
D’una fonte in acqua pura
placa il cervo un dì l’arsura,
ma nel mentre giù riflesso
il sembiante osserva adesso,
alle corna sue ramose
lodi innalza strepitose,
delle gambe invece sprezza
l’eccessiva sottigliezza.
Quivi assorto vien sorpreso
da un pericolo inatteso,
ché di cani e cacciatori
già gli giungono i clamori.
Tra paura e angoscia immani
scappa allor per luoghi piani
e veloce come il vento
sfugge al loro inseguimento.
Ma raggiunta la foresta
la sua corsa qui s’arresta:
ché nei rami attorcigliate
stan le corna sue bloccate
e in tal modo trattenuto
vien dai cani ora abbattuto.
Già vicino ormai alla morte
sì deplora la sua sorte:
“Delle gambe, ahimè, il valore
tardi intendo e a malincuore,
delle corna al vano vanto
devo invece adesso il pianto”.